DIEFFE Scrive
Racconti di viaggio, di scoperte, di quotidiana bellezza
Pubblicato il
15 Luglio, 2024
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La Mela "Granny Smith"
Quale ingrediente culinario può essere più banale di una semplice carota? beh una mela verde, anche perché le sue possibilità di diventare un vero e proprio piatto sono limitate. È un ingrediente che solitamente viene mangiato a crudo e senza accompagnamenti, dopo un pranzo o una cena, tagliata talmente male che la volta dopo la addenti direttamente con la buccia, perché si sa, “la buccia fa bene!!” L’ immagine di tua madre ogni volta che da piccolo provavi a fartela tagliare senza buccia. E chi non si ricorda dei momenti di ricreazione alle elementari, in cui tutti hanno le migliori merendine confezionate ipercaloriche e unico “sfigatello” che invece aveva una mela giallastra, tutta ammaccata per via dei colpi presi nella zaino, percosso tra un banco e l’altro? Ok, ritorniamo alla nostra mela, in particolare quella verde, la “Granny Smith”, che tra tutte le mele presenta un gusto più acidulo rispetto alle altre con una polpa croccante e una buccia di un verde brillante. La cosa curiosa di questa mela è che fu scoperta quasi per caso, infatti il nome “ Granny Smith” deriva proprio da “nonna” Smith, una donna di nome appunto - Marie Ann Smith -che si trasferì in Australia dall’Inghilterra con marito e figli, lì si dedicò alla casa e al giardino, che era una sua grande passione.
Il Sapere da Sapore
Un giorno la signora Smith notò delle piantine particolari e, nonostante non le avesse
piantate lei, continuò a prendersene cura fino alla scoperta che derivavano da un ibrido di
mela francese, mezza mangiata e buttata a terra, e una mela selvatica.
Capì che era una scoperta importante, quindi con l’aiuto di un frutticoltore fece conoscere la
sua mela in giro per il mondo fino a quando ottenne la classificazione ufficiale di un nuovo
frutto, vincendo più tardi il premio ad una fiera nazionale, prendendo definitivamente il
nome Granny Smith.
Una storia molto particolare e interessante, questa mela presenta tutte ottime qualità, si,
ma.. che ci facciamo? Torta di mele? muffin? forse strudel?
No dai, mi sono detta qualcosa di più scontato.
Gnocchi di patate e cannella ripieni di ricotta e noci su una vellutata di sedano e mela verde
con sopra una tartare di mela a crudo e una cialda di speck croccante!
Questa è un’ idea spero interessante per utilizzare la mela come piatto salato ed esaltarla
nei suoi sapori e se hai un’immaginazione fervida puoi arrivare a pensare persino che
assomigli anche al gusto dello strudel.
In questo piatto troviamo la mela sia in due consistenze che in due sapori: nella vellutata
risulta dolce, insieme al sedano e alla panna;
la tartare al naturale sopra allo gnocco dona invece al piatto il picco di acidità giusto per
equilibrare tutto l’insieme degli ingredienti.
Con questo pietanza ho voluto dare importanza, in quello che è un piatto salato, a un
ingrediente solitamente dolce, valorizzando un semplice frutto abituato ad essere mangiato
cosi, al naturale.
Testo di Gioia M. classe 4°
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